CALDAIE A CIPPATO

Caldaie a cippato

Le caldaie a cippato, come le caldaie a pellet, sono un’evoluzione tecnologica delle caldaie a legna. Infatti, analogamente a quest’ultime, sfruttano la combustione del legno per generare calore e distribuirlo agli ambienti che si vogliono riscaldare, ma sia il processo di combustione che il caricamento del combustibile avvengono mediante l’ausilio di apparecchiature meccaniche e sono controllati elettronicamente. Questo calore prodotto può inoltre essere usato anche per la produzione di acqua calda sanitaria.

Per chi ancora non lo conoscesse, il cippato è un combustibile composto da legna triturata, sminuzzata in scaglie e piccoli pezzettini di misura variabile dal 0,5 a pochi centimetri ed in seguito lasciata essiccare fino alla corretta percentuale di umidità.

Caldaia a cippato ETA eHack

Caldaie a cippato: Funzionamento e diffusione del calore

Proviamo a spiegare in maniera semplice il funzionamento di una caldaia a cippato:

  • il combustibile viene stoccato in un apposito serbatoio dotato di un miscelatore che impedisca al cippato di compattarsi e ne mantenga inalterate le caratteristiche.  Il serbatoio in genere ne contiene una quantità sufficiente a garantire il funzionamento per un periodo di parecchie giornate o mesi, a seconda dello spazio a disposizione;
  • un sistema di caricamento meccanico permetterà di trasportare la quantità di combustibile necessaria all’interno del focolare della caldaia dove verrà innescata la combustione delle scaglie di legna;
  • con l’ausilio di un ventilatore si fornirà la corretta quantità di aria comburente suddivisa in aria “primaria”, “secondaria” e “terziaria” permettendo una combustione ottimale del cippato;
  • il corretto funzionamento dei meccanismi della caldaia a cippato è gestito da una centralina elettronica che regola i tempi e le azioni dei singoli componenti. La stessa centralina permetterà di avviare accensioni e spegnimenti della caldaia ed eventualmente programmare il funzionamento nelle diverse fasce orarie della giornata.

Le caldaie a cippato, come metodo di distribuzione del calore, utilizzano esclusivamente quale fluido termovettore l’acqua calda per il trasferimento dell’energia termica in un apposito serbatoio di accumulo (puffer) ed inseguito, quando necessario, nei locali che si vogliono riscaldare tramite l’impianto di riscaldamento.

Le caldaie hanno al loro interno, posizionato intorno alla camera di combustione ed ai passaggi fumi, uno “scambiatore di calore” che permette al fluido termovettore (acqua) di circolare e trasferire al di fuori dell’apparecchio il calore generato. Quest’acqua calda viene fatta circolare tramite tubazioni e distribuita al serbatoio di accumulo oppure all’impianto di riscaldamento dell’abitazione che smaltirà nei vari ambienti il calore prodotto.

Caldaie a cippato: Installazione e manutenzione

Esistono varie tipologie di impianti di riscaldamento, ci sono impianti ad alta temperatura (con radiatori in ghisa, acciaio, ecc.), oppure a bassa temperatura (pavimenti radianti, ecc.). Sarà pertanto necessario in fase di installazione dell’apparecchio acquistato affidarsi ad un professionista competente che provveda al corretto collegamento all’impianto seguendo le prescrizioni delle normative vigenti.

Per un corretto funzionamento le caldaie a cippato devono essere collegate ad un camino o canna fumaria con adeguato dimensionamento. È importante che la sezione e la lunghezza della canna fumaria rispettino le indicazioni date dal costruttore dell’apparecchio, al fine di permettere la naturale fuoriuscita dei fumi di combustione verso l’esterno.

La caldaia a cippato è quindi un’ottima soluzione per riscaldare gli ambienti domestici, è però necessaria una corretta manutenzione e pulizia per garantirne la sicurezza ed il funzionamento ottimale. Naturalmente anche la canna fumaria dovrà essere soggetta a periodici controlli e rimozione della fuliggine che vi si deposita.

L’installazione di un impianto con caldaia a cippato, essendo più complesso ed oneroso rispetto alle altre tipologie di impianto, è consigliato solamente quando le dimensioni degli ambienti da riscaldare sono molto ampie. In caso contrario risultano necessari molti anni per riuscire ad ammortizzare i costi di installazione e pertanto si riduce il vantaggio economico della scelta di questa tipologia di impianto di riscaldamento.

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