STUFE A PELLET

Stufa a Pellet

Le stufe a pellet devono essere considerate come un’evoluzione tecnologica delle stufe a legna. Infatti, analogamente a quest’ultime, sfruttano la combustione del legno per generare calore e distribuirlo nell’ambiente circostante, ma sia il processo di combustione che il caricamento del combustibile avvengono mediante l’ausilio di apparecchiature meccaniche e sono controllati elettronicamente.

Per chi ancora non lo conoscesse, il pellet è un combustibile composto da segatura di legno essiccata e pressata senza l’uso di leganti chimici in piccoli cilindretti in genere del diametro di 6 mm.

Stufa a pellet THERMOROSSI Bellavista

Stufe a pellet: Funzionamento e diffusione del calore

Proviamo a spiegare in maniera semplice il funzionamento di una stufa a pellet:

  • il combustibile viene versato nel serbatoio della stufa che in genere ne contiene una quantità sufficiente a garantire un funzionamento di parecchie ore (generalmente da 10 a 20 ore di autonomia);
  • un sistema di caricamento meccanico permetterà di trasportare la quantità di combustibile necessaria all’interno del focolare dove verrà innescata la combustione dei cilindretti di legna;
  • con l’ausilio di un ventilatore si fornirà la corretta quantità di aria comburente suddivisa in aria “primaria”, “secondaria” e “terziaria” permettendo una combustione ottimale del pellet;
  • il corretto funzionamento dei meccanismi della stufa a pellet è gestito da una centralina elettronica che regola i tempi e le azioni dei singoli componenti. La stessa centralina permetterà di avviare accensioni e spegnimenti della stufa ed eventualmente programmare il funzionamento nelle diverse fasce orarie della giornata.

A differenza delle stufe a legna, le stufe a pellet sfruttano come metodo di distribuzione del calore prevalentemente la convezione naturale o forzata dell’aria. L’irraggiamento viene sfruttato in minima parte solo per il calore emesso dal vetro del focolare.

L’irraggiamento di calore che viene emanato da una stufa si trasmette in maniera diretta ed è quello che noi percepiamo con un maggior senso di benessere. Purtroppo, se tra la stufa ed il luogo dove ci troviamo, ci sono degli ostacoli (pareti divisorie, mobili, ecc.) questo calore viene trattenuto ed è quindi più difficile riscaldare in maniera uniforme tutti gli ambienti.

La trasmissione del calore mediante convezione avviene invece sfruttando il movimento dell’aria. Nelle stufe vi sono dei passaggi forzati in cui l’aria viene riscaldata, per natura essendo l’aria calda più leggera di quella fredda, si crea uno spostamento verso l’alto di questa massa d’aria riscaldata. Questa situazione permette quindi all’aria calda di spostarsi all’interno dei locali che si intende riscaldare creando una circolazione che a lungo termine permette di riscaldare abbastanza bene le nostre abitazioni.

In alcuni modelli di stufa la propagazione di questo flusso di aria calda può avvenire mediante l’utilizzo di ventilatori che possono anche permettere di convogliare il calore in canalizzazioni e consentirne il trasporto direttamente ai locali a cui è destinato.

Stufe a pellet: Installazione e manutenzione

Per un corretto funzionamento le stufe a pellet devono essere collegate ad un camino o canna fumaria con adeguato dimensionamento. È importante che la sezione e la lunghezza della canna fumaria rispettino le indicazioni date dal costruttore dell’apparecchio, al fine di permettere la naturale fuoriuscita dei fumi di combustione verso l’esterno.

La stufa a pellet è quindi un’ottima soluzione per riscaldare gli ambienti domestici, è però necessaria una corretta manutenzione e pulizia per garantirne la sicurezza ed il funzionamento ottimale. Naturalmente anche la canna fumaria dovrà essere soggetta a periodici controlli e rimozione della fuliggine che vi si deposita.

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